Accoglienza

  

 

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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

In base alla legislazione vigente (L.104 5/2/92- C.M. 199 28/7/79- C.M. 250 3/9/85) tutti gli insegnanti sono corresponsabili del processo d’integrazione, in collaborazione con gli operatori socio-sanitari presenti sul territorio (psicologo, assistente sanitario, logopedista, fisioterapista, neuropsichiatria) e con il coinvolgimento degli Enti Locali.

In tale processo la famiglia riveste un ruolo molto importante e contribuisce alla buona riuscita del progetto educativo, a condizione che vi sia una reale condivisione degli intenti e degli obiettivi con tutti gli operatori coinvolti.

 

Ruolo dell’insegnante di sostegno

L’insegnante di sostegno rappresenta:

  • Una risorsa importante non solo per l’handicap, ma per l’intera classe, poiché contribuisce in maniera importante a progettare interventi individualizzati e curricolari.
  • Una figura di continuità che garantisce un efficace passaggio d’informazioni rispetto ai percorsi educativi progettati in passato
  • Una figura di riferimento per gli alunni, che assume una valenza affettiva importante all’interno del sistema scolastico.

 

Impianto organizzativo

La programmazione e, in particolare, la progettazione didattica devono tenere conto a priori della presenza del bambino in situazione di handicap, prediligendo scelte metodologiche integranti.

La progettazione del percorso deve essere collegiale, corresponsabile e prevedere diversi momenti di:

  • Osservazione del bambino
  • Individuazione delle aree potenziali di sviluppo
  • Organizzazione del lavoro individualizzato, per gruppi e collettivo
  • Verifica e valutazione sistematica sia dell’attività integrante, svolta prevalentemente nella classe d’inserimento, sia delle abilità sviluppate dall’alunno.

Le riunioni dell’équipe psico-pedagogica sono tre: una iniziale, una intermedia ed una finale. In accordo con gli operatori si possono prevedere altre riunioni in casi particolarmente problematici, individuando, di volta in volta, le soluzioni più idonee.

L’obiettivo delle riunioni è duplice:

–         Fornire una consulenza specialistica da parte di ogni operatore;

–         Fornire delle concrete indicazioni operative.

Eventuali nuovi casi di difficoltà di apprendimento e/o di comportamento saranno tempestivamente segnalati al Capo di Istituto.

La nostra Istituzione ritiene dovere della scuola evitare, per quanto possibile, che le diversità si trasformino in difficoltà d’apprendimento ed in problemi di comportamento.

Le difficoltà saranno prese in carico dagli insegnanti attraverso la progettazione d’interventi formativi adeguati ai bisogni degli alunni anche con l’utilizzazione mirata delle presenze simultanee, e utilizzando alcune strategie quali:

–         contratto formativo

–         attività in piccoli gruppi

–         lavoro individualizzato

–         percorsi alternativi

 

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

 

LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DSA

Premessa

La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la

discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di

istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più

adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.

Per la peculiarità dei Disturbi Specifici di Apprendimento, la Legge apre, in via generale, un

ulteriore canale di tutela del diritto allo studio, rivolto specificamente agli alunni con DSA, diverso

da quello previsto dalla legge 104/1992. Infatti, il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo

studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli

strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.     Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti

conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché

per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. Esse indicano il

livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per garantire il

diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA.

I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità

dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età

anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base

dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia

(lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).

La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica

individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano

conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, quali il bilinguismo, adottando una

metodologia e una strategia educativa adeguate».

La Legge 170/2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’obbligo di garantire

«l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le

tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini

della qualità dei concetti da apprendere».

Diagramma schematico dei passi previsti dalla legge 170/2010 per la gestione dei DSA

 

          SCUOLA                                                                    FAMIGLIA                                           SERVIZI

 

Interventi di identificazione

precoce casi sospetti

Comunicazione della

scuola alla famiglia

Richiesta di

valutazione

Attività di recupero

didattico mirato

Persistenti

difficoltà

Comunicazione della

famiglia alla scuola

Iter diagnostico

Provvedimenti compensativi e

dispensativi – Didattica e

valutazione personalizzata

Diagnosi  documento di

certificazione diagnostica

 

 

INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri, l’Istituzione scolastica mette in atto specifiche iniziative volte a:

–         Creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo negli alunni stranieri la percezione di sé come minoranza

–         Facilitare l’apprendimento linguistico

–         Inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne la prestigiosità dei valori peculiari

–         Attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dall’area di riferimento, per valorizzare le radici culturali

La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta anche un’occasione importante per la conoscenza reciproca e per educare bambini e adulti alla pace fra i popoli.

L’iscrizione degli alunni stranieri avviene nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all’età anagrafica.